Reggia di Venaria Reale e i Giardini

La reggia

Restituita alla magnificenza barocca cui fu ispirata alla metà del Seicento dal duca Carlo Emanuele II di Savoia, la Reggia di Venaria è tornata simbolo di modernità e cultura. La sua inaugurazione, avvenuta nell’ottobre 2007 dopo due secoli di abbandono e degrado e otto intensi anni di restauro, è stata la tappa fondamentale del progetto di recupero della Venaria Reale, considerato il più grande cantiere d’Europa nel campo dei beni culturali.

La Reggia si propone come centro di produzione e luogo di svago culturale in grado di offrire al grande pubblico i piaceri di arte, storia e architettura in un contesto paesaggistico straordinario, vantando alcune delle più alte espressioni del barocco europeo: l’incantevole scenario del Salone di Diana progettato da Amedeo di Castellamonte, la solennità della Galleria Grande e della Cappella di Sant’Uberto con l’immenso complesso delle Scuderie, opere settecentesche di Filippo Juvarra, le fastose decorazioni unitamente al suggestivo allestimento sulla vita di corte di Peter Greenaway, rappresentano la cornice ideale del Teatro di Storia e Magnificenza, il percorso espositivo dedicato ai Savoia che accompagna il visitatore lungo quasi un chilometro e mezzo, tra piano interrato e piano nobile della Reggia.

I giardini

I Giardini si presentano oggi come uno stretto connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee del maestro Giuseppe Penone, il tutto incorniciato in una visione all’infinito: con le grotte seicentesche, la Fontana dell’Ercole, i resti del Tempio di Diana e la rinata Peschiera Grande, il Gran Parterre, le Allee, il Giardino a Fiori e delle Pergole, non ha riscontri analoghi fra i giardini storici italiani per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi.

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